“A Scià” e “Ca du Ferrà” inaugurano il nuovo vigneto e la nuova cantina. A Monterosso e Bonassola

L’installazione di Marco Nones nel vigneto di Monterosso di A Scià
Il recupero di un vigneto storico e l’inaugurazione di una nuova cantina. Sabato 7 aprile sono stati due gli eventi che hanno catalizzato il mondo della viticoltura del Levante. Il primo a Monterosso, il secondo in località San Giorgio a Bonassola. La prima protagonista della giornata è stata l’azienda A Scià da sempre attenta la tema dei terreni incolti e che, nell’occasione, ha inaugurato lo straordinario reimpianto del nuovo vigneto con vista mare: 5.150 vigne per 8.200 metri quadrati, che rivive in quella stessa terra dove, prima dell’abbandono e della conseguente avanzata del bosco, crescevano le vigne dell’Eremo della Maddalena, a Monterosso. Che ancora oggi campeggia, come un antico custode, al di sopra delle barbatelle.
«Il nuovo vigneto», ha dichiarato Marzia Raggi titolare dell’azienda, «ospiterà la produzione del vino Cinque Terre DOC trasformandosi in un suggestivo luogo d’incontro tra vino, tradizione e arte». L’arte ha avuto un ruolo importante anche per l’evento inaugurale, grazie all’opera d’arte in legno dell’artista Marco Nones installata proprio nel cuore dellle vigne, e la mostra di pittura all’interno dell’Eremo di Hélène Barraud che ha curato l’immagine del Cinquantesimo della Cantina Sassarini, azienda storica delle Cinque Terre fondata da Giancarlo Sassarini, marito di Marzia. E dopo il taglio del nastro, l’enologo Francesco Petacco e Stefano Salvini, consulente di Cantina Sassarini, hanno accompagnato i presenti, delegati Ais, enologi, semplici amanti del vino, blogger, giornalisti, per una degustazione tecnica.

L’inaugurazione della nuova Cantina di Cà du Ferrà a Bonassola
Altra vigna stesso spirito, per un’altra azienda che ha fatto del recupero dei vitigni antichi il suo cavallo di battaglia. Sempre nella giornata di sabato, infatti, anche Cà du Ferrà ha inaugurato, questa volta, la nuova Cantina, un edificio su due piani in armonia con il piccolo promontorio circondato da ulivi ed erbe aromatiche in località San Giorgio a Bonassola.
«Per noi di Cà du Ferrà questa è una giornata di rinascita, crescita e sviluppo. E un’occasione per festeggiare la viticoltura portando avanti un ideale: il recupero del territorio», ha dichiarato Davide Zoppi, anima dell’azienda bonassolese. «La Cantina sarà aperta tutti i giorni per tutto l’anno e ci auguriamo diventi un punto di socialità per tutti con l’obiettivo di rilanciare la viticoltura a Bonassola. Noi ci metteremo la stessa forza d’animo che ci ha portato qui oggi, insieme al coraggio e a grandi braccia», ha concluso, prima del taglio del nastro, Davide, che insieme al padre Antonio e alla madre Aida, ha fatto gli onori di casa offrendo ai presenti un ricco buffet annaffiato, neanche a dirlo, con i vini della casa: Luccicante e Bonazolae, mostrati in via ufficiale ai numerosi ospiti con le nuove etichette curate dall’artista Alfio Antognetti.