Cinque locali del centro storico genovese in cui si beve e si mangia secondo le tradizioni regionali
Gustare le antiche ricette della cucina ligure in un locale del centro storico di Genova, sorseggiando vino coltivato poco distante, regala agli squisiti sapori che da Ponente a Levante impreziosiscono l’arco costiero quel valore aggiunto dato dalla storia dei luoghi. Non esiste però una sola maniera per vivere appieno quest’esperienza. Cambia il contesto, cambiano i sapori. Per questo, vi proponiamo cinque mete enogastronomiche, caratterizzate ognuno da uno stile diverso, in cui gustare le varie specialità della cucina ligure in abbinamento ai vini regionali.
UVA Urban Vineyard Area: tradizione e innovazione
UVA Urban Vineyard Area, locale situato al n. 17 di Salita Pollaiuoli, nasce nel marzo 2017 dall’idea di quattro ragazzi di creare una casa per gli amanti del vino e della cucina tradizionale ma anche innovativa. Come ci racconta il sommelier Federico Currò, la cantina di UVA conta 350 etichette provenienti dai vigneti di tutto il mondo, e fra queste trova spazio un’ampia selezione di vini liguri. Oltre all’offerta di cantine molto note come Bruzzone (GE), Calvini (IM), Federici (SP) e Praiè (SV), UVA punta su due piccole aziende ad alto livello qualitativo: La Casetta di Ranzo (IM), che lavora in biodinamico le uve Pigato, Rossese e Ormeasco, e Ruffini di Bolano (SP), con il Rosso Liguria di Levante e il Vermentino Colli di Luni. Non manca neanche lo Sciacchetrà della Cantina Cinque Terre e la Liquoristica Bruzzone. La cucina di UVA si ispira per il pranzo alla tradizione regionale: trofie al pesto, focaccia, salame di S.Olcese e panissa fritta.
Mentelocale Bar Bistrot: una realtà divisa tra musei e palazzi storici
Nato nel 2000 dall’idea di tre giovani imprenditori genovesi, il format di Mentelocale Bar Bistrot si caratterizza fin da subito per la collocazione all’interno di realtà museali e palazzi storici, in cui il progetto architettonico contemporaneo dialoga con la storia dei palazzi che lo ospita, dando vita a un ambiente informale, culturale e creativo. Primo di otto punti ristoro sparsi in tutta la città, il locale di Palazzo Ducale, incluso nella guida Gambero Rosso, offre una cucina multietnica adatta a soddisfare una clientela eterogenea, che comprende anche la disponibilità di vini e pietanze tipicamente liguri. Da Levante arriva il Vermentino Colli di Luni dell’azienda agricola Il Monticello (SP), da Ponente il Pigato e il Rossese DOC Riviera Ligure di Ponente dell’azienda agricola Fontanacota (IM). Il menu propone trofie al pesto con basilico di Prà, stoccafisso accomodato, focaccia al formaggio, torta di verdura con prescinseua, ripieni di verdura.
Les Rouges: qualità ed eleganza
Chi ama gli ambienti eleganti ed esclusivi, in cui sorseggiare bevande di qualità e ottimo cibo, in un’atmosfera rilassante ma non ingessata, non potrà non apprezzare lo stile di Les Rouges Cucina & Cocktails, che sorge in Piazza Campetto al civico 8. Non si tratta di un locale prettamente specializzato in vino ligure, ma la carta è comunque molto ricca e pesca fra i vigneti regionali: per il Ponente si va dal Rossese di Dolceacqua all’Ormeasco di Pornassio al Pigato di Albenga, per il Levante si segnalano il Rosso de La Felce di Luni e il Bianco della Cantina Cinque Terre. La cucina non è legata soltanto alle radici regionali, ma i piatti della tradizione spiccano fra gli altri. Tra questi, le acciughe marinate, il polpo alla mediterranea con olive taggiasche e la terrina campagnola di coniglio e pollo con aromi liguri meritano.
Osteria Sopra il Mare: la Genova di Faber
Nei pressi del Porto Antico, tra i caruggi più pittoreschi di quella Genova piena di umanità che tanto piaceva a Faber, sorge un locale piccolo e accogliente, in cui si può gustare dell’ottimo pesce abbinato, in questo caso, a vini esclusivamente liguri. Sapientemente gestita dalla famiglia Leone, l’Osteria Sopra il Mare di Vico Cicala 5 in cucina spazia da Nord a Sud, soprattutto fra le pietanze di mare, dai moscardini al pesto alla frittura mista, riservandosi un’offerta di vini tutta ligure che valorizza una produzione basata più sulla qualità che sulla quantità. Tra i rossi, sono particolarmente degni di nota la Granaccia savonese (che si abbina ai sapori forti), il Novello dei Colli di Luni e il Pellandrun genovese. Tra i vini bianchi, la delicata Bianchetta genovese, la Lumassina savonese (perfetta con il pesce), il Nostralino di Portofino e, soprattutto, il Creuza de Ma, che omaggia le atmosfere marinare dell’album capolavoro di De André del 1984 cantato interamente in lingua ligure.
Calice: quando a essere ligure non è solo il vino
Situata in Spianata Castelletto 9, l’enoteca Calice, infine, è un piccolo locale seminterrato perfetto per degustare vino e birra, abbinato a taglieri di salumi e formaggi, seguendo i consigli del sommelier Andrea Mescoli. La particolarità di questa “cava”, con luci ovattate e pareti color fango, è che il vino non è autoctono, provenendo da cantine piemontesi e toscane, ma lo è la birra, prodotta dallo stabilimento genovese Maltus Faber di Via Fegino 3. Questa birra artigianale, che si rifà alla concezione medievale della bevanda, evoca nel nome il Faber più famoso della storia di Genova, De André appunto. Da gustare in abbinamento con la focaccia al formaggio o le verdure ripiene.