
Marco Rezzano / ph_Silvia Pietrantoni_OA_officinacquamarina
Liguria Wine Magazine propone come format per alcune sue interviste, una versione rielaborata del “Questionario Proust”, il famoso elenco di domande cui un giorno, un giovane di belle speranze, colui che sarebbe passato alla storia per la sua madeleine – e non solo per quella – rispose per gioco.
Marco Rezzano non ha bisogno di molte presentazioni, perché in Liguria lo conoscono tutti. E tutti lo apprezzano, per la sua conoscenza del vino e per la sua capacità di raccontarlo. Responsabile della didattica di AIS Liguria, nel suo lavoro ci mette il cuore. E si vede. Basta che abbia un calice in mano o una vigna sotto i piedi, per dar vita a racconti che non si dimenticano. E se davanti ha il mare di Framura, dove la sua Agave ha casa, ascoltarlo è pura poesia.
Qual è il tratto principale del suo carattere?
Forse il carattere duttile e flessibile, coraggioso
La qualità che apprezza di più in una donna?
La recettività
E in un uomo?
La perspicacia, l’audacia
La volta che è stato più felice?
Ho assistito alla nascita di due splendide creature, tanto basta per essere felice di vivere, sempre
Il vino che non dovrebbe mai mancare sulla sua tavola?
Non una tipologia ma un carattere: il vino che, sapendo interpretare vitigno e territorio attraverso la mano dell’uomo, riesce a dialogare con la mia anima. Dipende molto dai momenti e dagli stati d’animo
Chi o cosa porterebbe su un’isola deserta?
Nessuno, su un’isola deserta mi piacerebbe capire chi sono
Qual era il suo sogno da bambino?
Fare il cantante. Ma sono stonato come pochi
Qual è il suo stato d’animo attuale?
Irrequieto, curioso, progettuale
Il suo luogo del cuore in Liguria?
Punta Apicchi sul promontorio del Monte Serro a Framura. Li c’è il mio cuore
Il suo colore preferito?
Celeste
Il suo eroe?
Guglielmo Tell
La canzone che canta sotto la doccia?
“L’aquila è il falco” dei Pooh
Il dono di natura che vorrebbe avere?
La manualità, spesso mi rendo conto di essere veramente imbranato.
Come vorrebbe morire?
Guardandola negli occhi…
Il suo motto?
Cultura! L’unica droga che crea indipendenza