Il recupero di vecchie piante di Vermentino (e non solo) ad opera di una giovane azienda di Andora

Il terreno di Colla Micheri, nucleo originario di Cascina Praié
“Vino di mare, di vento, di sole, di fatica”: così si presenta Cascina Praié, azienda agricola di Andora, in provincia di Savona. Fondata nel 2002 da una coppia di agronomi con il sogno di produrre vino nelle loro terre d’origine, Cascina Praié nasce con l’acquisto dei terreni dell’antica tenuta di Colla Micheri, un tempo appartenuti alla storica azienda Don Lisander, che vi coltivava Vermentino e Sangiovese. Una striscia rocciosa di circa 4 ettari, delimitati dai terrazzamenti in pietra tipici della Liguria ed esposti a sud, sui quali soffiano costantemente venti di mare. E questo è stato solo l’inizio.
«L’acquisto della tenuta – ci racconta Annamaria, che fa parte dello staff dell’azienda di cui è proprietario Massimo Viglietti – è stato determinato da una totale adesione alla volontà di preservare quel luogo magico e meraviglioso dall’obbrobrio della speculazione, ma anche da tante considerazioni legate alla natura pedoclimatica del luogo: esposizione formidabile, terreni sassosi e riarsi, vecchie piante di Vermentino da recuperare e proteggere, l’aspettativa del potenziale qualitativo che poteva darci la combinazione dei vari elementi». Il risultato di questa precisa volontà non si è fatto attendere, e dal lungo e paziente lavoro di recupero di quei vigneti contorti e trascurati, ma ancora vivi, è nato un Vermentino DOC degno della migliore tradizione ligure. Un vino che si alimenta di sole e di mare, dai quali derivano il colore paglierino e il profumo salmastro, vinificato in due variazioni: Colla Micheri e Le Cicale. Sempre nel terreno principale, in sostituzione delle uve Sangiovese originariamente coltivate, sorgono le coltivazioni di un’altra DOC, che tante soddisfazioni ha dato all’azienda: «La nostra Granaccia Sciurbì – afferma Annamaria – ci rende particolarmente orgogliosi perché è un vino veramente peculiare, apprezzatissimo anche da alcuni nostri clienti francesi del Midi, che di Grenache se ne intendono, e che, dopo averlo conosciuto, tornano a cercarlo».
Nei due anni successivi alla fondazione, Cascina Praié ha acquistato altri due terreni, Cervo Ligure e Testico, per un totale di circa 6 ettari coltivati, il che ha permesso di diversificare ulteriormente le viticolture. «Cervo – spiega Annamaria – ha un’esposizione formidabile, sud-sud ovest, e un terreno con un’importante matrice argillosa, particolarmente adatta ai vini rossi». Non a caso, è lì che nascono il Rossese DOC Stundaio, il Cervo Rosso IGT (un vino costituito per l’80% da uve Rossese e per il restante 20% da Syrah), l’Ardesia IGT (90% Granaccia e 10% altre uve rosse) e il rosato da tavola Ros’è, ottimo con le verdure ripiene, i legumi e la focaccia. «Testico – continua Annamaria – sorge a quota elevata, presenta grandi differenze pedoclimatiche tra le zone e un’escursione termica giornaliera e stagionale importante». Ovvero, il luogo giusto per coltivare i vitigni del Pigato DOC Il Canneto, fresco ed equilibrato, con le sue note profumate agli agrumi. A partire dal 2014, unendo le forze con quelle di un altro viticoltore, Cascina Praiè produce anche il Lumassina IGT MaRì (acronimo di Massimo e Riccardo), un vino frizzante dal sapore citrino, dall’alto grado di acidità e dalla bassa gradazione alcolica.
Per produrre una simile varietà di vini, Cascina Praié, pur non essendo un’azienda biologica certificata, fa riferimento sia nella coltivazione che nella vinificazione ai parametri della produzione naturale, senza utilizzo di lieviti OGM. «Con questa scelta – afferma Annamaria – intendiamo produrre vini autentici, che siano la piena espressione del territorio da cui provengono le uve. Vogliamo ritrovare nei nostri vini le stesse emozioni che si provano respirando gli aromi di macchia mediterranea, il profumo della brezza marina, la fragranza delle erbe aromatiche».
Quella di Cascina Praié è dunque una storia di recupero della tradizione ma allo stesso tempo di apertura verso il futuro, sempre in cerca di nuovi obiettivi. Una filosofia che ha portato l’azienda a partecipare a eventi a livello regionale, come Silent Wines, e nazionale, come Vinitaly, con la stessa determinazione che nasce da una dedizione assoluta. «Siamo molto soddisfatti di ogni nostro vino – conclude Annamaria – pur non accontentandoci mai di quanto già raggiunto. Il vino è un’arte che nasce dalla passione e dall’amore per la nostra terra, la Liguria, e come in tutte le forme artistiche ci sono la spinta e la ricerca per ottenere un risultato sempre migliore».