Intervista a Luca, enologo e ultimo erede della Baia del Sole. All’indomani del più prestigioso dei premi

L’antico casolare a Luni, dove sorge La Baia del Sole
Nell’estremo Levante ligure, verso il confine con la Toscana, sorge La Baia del Sole, una delle aziende vitivinicole più importanti della Liguria. Con la sua vicinanza agli scavi romani in cui millenni fa si gettarono le fondamenta del primo insediamento urbano della zona, l’azienda si colloca in un territorio, quello dei Colli di Luni, dalle antiche glorie, di cui si può legittimamente considerare degna erede. Fondata nel 1985 dalla famiglia Federici, viticoltori locali da generazioni, La Baia del Sole ha conquistato numerosi riconoscimenti in campo nazionale e internazionale, ponendosi come interprete di grande personalità, ma allo stesso tempo rispettosa della tradizione, delle eccellenze vitivinicole locali, come l’imprescindibile Vermentino che viene qui declinato in varie forme. Luca Federici, enologo dell’azienda, ci racconta questa prestigiosa realtà, all’indomani della pioggia di riconoscimenti ottenuti in più di trent’anni di impegno e ricerca.

La medaglia d’Oro al Decanter World Wine Awards 2018
I vostri Vermentini sono stati premiati con la Medaglia d’Oro al Concorso Enologico Nazionale di Pramaggiore e al Concorso Internazionale Gilbert et Gaillard, oltre alla Medaglia di Bronzo da poco assegnatavi al Vinitaly…
È sempre gratificante vedere riconosciuta la qualità dei propri prodotti in campo nazionale e internazionale. Ricevere un premio significa soprattutto valorizzare in senso più ampio tutto il territorio e contribuire a promuoverlo. Sono tutti concorsi molto importanti. Oltre ai riconoscimenti che hai citato sono davvero emozionato nell’informarvi in anteprima di una notizia che ci appena stata comunicata! Il nostro Colli di Luni Vermentino Oro d’Isèe 2017 si è aggiudicato la prestigiosa medaglia d’Oro raggiungendo un punteggio di 95 punti su 100 al più grande e prestigioso concorso vinicolo al mondo: il Decanter World Wine Awards (DWWA), che ogni anno nel Regno Unito premia le eccellenze enologiche mondiali. Portare la nostra piccola Liguria, e in particolare il territorio di Luni, ai vertici del panorama enologico internazionale ci riempie di orgoglio e dimostra che puntare sulla qualità senza compromessi è la strada giusta.
Qual è la filosofia alla base dei vostri Vermentini, in particolare di Sarticola e di Solaris, che sono stati premiati in più di una competizione? Qual è il segreto che li rende speciali?
Il profondo rispetto per l’ambiente è uno dei principi fondamentali condivisi da tutta la mia famiglia. Nei nostri vigneti non ricorriamo al diserbo chimico per il controllo delle piante infestanti, ma interveniamo con lavorazioni mirate, utilizzando una metodologia di lotta integrata contro le avversità parassitarie. Adottiamo soluzioni agricole naturali che puntano al rispetto e alla valorizzazione di tutti i fattori positivi dell’agro-ecosistema, ad esempio il monitoraggio e il potenziamento degli insetti “ausiliari” presenti sul territorio naturale. Ci sentiamo ambasciatori della cultura del nostro territorio per produrre vini contraddistinti da un carattere unico, che sappiano esprimere aromi e sapori tipici della terra da cui provengono. Il segreto sta proprio lì, nel nostro territorio! Le diverse morfologie dei terreni immersi in un’incantevole macchia mediterranea, l’ottima esposizione solare, l’escursione termica, la costante ventilazione, la vicinanza del mare e il particolare microclima che contraddistingue il Levante ligure creano i migliori presupposti per una coltivazione viticola di altissima qualità e garantiscono ai vini una notevole complessità organolettica e olfattiva. Tradizione, quindi, ma anche innovazione che rappresenta per noi un costante esercizio di apertura, necessario per cogliere prontamente, in ambito agronomico, enologico e commerciale, quelle soluzioni che, supportando e migliorando la qualità del nostro lavoro, non stravolgano mai quel legame col passato che sarà la nostra risorsa più importante per il futuro.
Se doveste scegliere, a parte il Vermentino, un altro vino da voi prodotto del quale andate particolarmente orgogliosi, su quale cadrebbe la vostra scelta e per quale motivo?
Sicuramente il Rosso RISERVA Terre d’Oriente. Questo vino è dedicato a mio nonno Carlo (conosciuto da tutti come Oriè) che si è sempre concentrato sulla produzione di vini rossi con l’ambizione di arrivare a imbottigliare un rosso che potesse evolversi negli anni. La nostra riserva entra in commercio infatti dopo circa 6 anni con 24 mesi di affinamento in Barriques. La vicinanza con la Toscana, la particolare composizione dei terreni collinari e pedo collinari che si estendono da Luni verso La Spezia e la vicinanza con il mare creano un ambiente ideale dove varietà autoctone come Ciliegiolo, Canaiolo e Sangiovese, assieme a vitigni internazionali come Syrah e Merlot, acquisiscono caratteristiche del tutto particolari.
Come si pone la coltivazione del vino, e in particolare la vostra azienda, rispetto alla storia e alla geografia di Luni? In che modo ne è testimone?
Nel nome e nel logo aziendale scelti dalla nostra famiglia, non a caso, è racchiusa la grande storia che contraddistingue questo territorio. Fondata dai Romani nel 177 a.c., per stabilirvi un avamposto contro i Liguri Apuani nella loro guerra di conquista della penisola italica, Luni divenne famosa per il suo porto, dove partivano navi cariche di marmo e legname delle Alpi Apuane, formaggi e vini locali, lodati già da Marziale, e Plinio nel I Secolo dopo Cristo, nella sua Naturalis Historia, scrisse: “Vinum Luna Palman Habet”. La vocazione viticola ligure si consolida poi nel XVIII secolo e prosegue con un fiorente commercio locale soprattutto verso le città in rapido sviluppo. Nel corso dell’800 i primi comizi agrari tenutisi in Liguria sottolineavano l’opportunità di coltivare soprattutto il Vermentino studiato a lungo da Giorgio Galesio (nella sua Pomona Italiana), e da allora il vitigno si è diffuso soprattutto nelle caratteristiche “fasce” o sulle “terrazze” aperte sui suggestivi orizzonti marini e frutto del lavoro, dell’ingegno e della fatica dei viticoltori locali. In azienda ne è l’esempio il vigneto di Sarticola, sulle alture di Castelnuovo Magra, in cui si produceva vino sin dai tempi dei Romani, arrivando alla corte dell’imperatore Augusto. La mia famiglia è originaria di questo territorio e vanta una lunga tradizione contadina che custodisce e si tramanda nel tempo. Dal mio bisnonno Andrea, ai miei nonni Carlo e Franco e Cristina, sino ad arrivare ai miei genitori Isa e Giulio che nel 1985, attraverso la rivalorizzazione di un antico casolare rurale nella piana di Luni, decisero di puntare definitivamente sulla coltivazione del Vermentino e sulla produzione di vini di qualità. Oggi in azienda è presente la quarta generazione rappresentata da me, che da enologo, seguo la parte enologica, e da mio fratello Andrea, che cura la parte agronomica.
Come è cambiata, dalla fondazione dell’azienda, la concezione di viticoltura e del vino da parte della società? Quali aspetti avete visto mutare e cosa è invece rimasto invariato?
Siamo una delle poche aziende che produceva vino prima della nascita nel 1989 della DOC Colli di Luni, che ha segnato sicuramente l’anno in cui la viticoltura ha cambiato maggiormente volto sul nostro territorio. Sono calati in generale i consumi, ma l’attenzione verso i prodotti di qualità, e in particolare sui vitigni autoctoni, è cresciuta molto. È aumentata anche la stima, nel consumatore locale e nella ristorazione, nei confronti dei vini liguri.
Quale futuro vedete nel mercato del vino, e di quello ligure in particolare, tenendo conto anche della vostra esperienza presso le rassegne di settore?
Il vino ligure sta vivendo un periodo favorevole aiutato, come dicevo prima, da un aumento del consumo locale, ma anche da un interesse crescente dei mercati esteri, che cercano prodotti autoctoni di nicchia, legati a uno specifico territorio, che sappiano emozionare. Nel nostro lavoro siamo animati da grande passione e dalla volontà di crescere, tanto che investiamo continuamente impegno e risorse per l’impianto di nuovi vigneti e per la valorizzazione di quelli storici esistenti.