Dirette social, digital tasting e molto altro. La creatività dei produttori di vino non ha confini
In Italia nelle prossime settimane entreremo nella cosiddetta Fase 2 dell’attuale emergenza sanitaria. Si tratterà, così ci dicono, di una fase di progressivo e forse lenta ripresa delle attività che precede il ritorno alla normalità, nella quale la nostra vita personale e lavorativa sarà scandita da una serie di regole e di norme (le mascherine, i guanti, il distanziamento, etc.) per evitare la ripresa dei focolai di contagio del Covid-19.
All’estero, invece, vuoi per i diversi tempi di diffusione del virus, vuoi per le diverse sensibilità politiche, ci sono approcci sanitari diversificati con una conseguente disomogeneità normativa di non facile comprensione per chi si occupa di mercati internazionali. Quello che è sicuro, però, è che – aldilà delle disposizioni di legge che verranno emanate nei vari Paesi e che temo per il nostro saranno necessariamente stringenti, almeno nei primi mesi – la nostra vita di cittadini, di imprenditori, di lavoratori e di consumatori sarà di fatto condizionata per lungo tempo dagli effetti psicologici di questa pandemia.
Lavorare e produrre in questo contesto, quindi, non sarà facile per nessuno e tantomeno lo sarà per i nostri produttori vitivinicoli, che già oggi vedono di fatto sospesi alcuni loro importanti canali di vendita, come il mondo della ristorazione e dei pubblici esercizi.
Come promuovere, quindi, le proprie produzioni verso gli attuali, ma soprattutto verso i nuovi clienti ed i nuovi mercati? E come farlo in questa situazione di impedita mobilità, che limita la visita in cantina, oltre che in assenza anche di tutti quegli eventi d’incontro, come le fiere specializzate (che sono state annullate), i work-shop e così via in Italia e all’estero, nei quali si presentavano ai compratori le nuove produzioni, le innovazioni apportate e si concludevano buoni contatti per successivi contratti di vendita o distribuzione?
Non tutto è perduto, però. In attesa di poter incontrare di nuovo, liberamente e in sicurezza, i propri clienti, le imprese vitivinicole stanno attuando alcune strategie che in questo momento, più che nel passato, potrebbero rivelarsi efficaci.
Non faremo nomi per evitare pubblicità, ma molte cantine italiane stanno iniziando a proporre il “digital tasting”, per recuperare il mancato incontro con i buyer internazionali e i propri distributori.
Il B2B si dedica ad intrattenere relazioni virtuali con il mercato: si inviano i campioni e poi si accompagnano da remoto i sommelier dell’horeca o i referenti della distribuzione nella conoscenza dei vini. E questo è organizzato anche a livello di alcuni consorzi che stanno avviando ad esempio webinar e video-degustazioni.
Poi ci sono cantine che non si limitano solo al cliente business, ma estendono questo rapporto virtuale anche con i clienti finali. Abbiamo rubriche di approfondimento curate da un sommelier sui canali social delle aziende, video-degustazioni guidate in streaming, pillole in video di pochi minuti che sono dei veri e propri educational periodici in cui si parla di vitigni, storia ed abbinamenti per avvicinare i consumatori in questo momento in cui non c’è l’incontro diretto.
E’ stata creata anche la diretta social #stappatincasa, una campagna online con cui un produttore piemontese ha sfidato produttori, vignaioli, sommelier, influencer, ma anche semplici appassionati a condividere l’amore per il vino anche a distanza. Ogni sera alle 19 un produttore stappa in diretta Facebook una bottiglia e guida alla degustazione online.
Non sono ancora tante, invece, le realtà vitivinicole che si spingono a proporre degustazioni virtuali in presa diretta con i clienti. Però abbiamo casi, come quello del progetto “Vino-à-porter”, che lancia la formula delle degustazioni digitali che mettono assieme giornalisti, sommelier, ma anche buyer e clienti. Questo produttore invece che annullare gli eventi previsti in Italia e nel mondo, li ha di fatto sostituiti con degustazioni online durante le quali operatori e clienti finali possono assaggiare insieme a lui i vini e porgli qualsiasi tipo di domanda.
Altri produttori, invece, portano le loro degustazioni dalla cantina alle case di amici, wine lovers, eno-appassionati o semplici curiosi con una video-degustazione. Si sceglie dal sito la degustazione preferita, i vini vengono spediti a casa e poi si può fissare un appuntamento online direttamente con il vignaiolo, per farsi raccontare il suo vino, il territorio e per rispondere alle domande.
Per finire, poi, altri produttori hanno organizzato un vero e proprio “salotto-degustazione online” aperto al pubblico, dove, dopo aver acquistato un pacchetto di vini dedicato si partecipa poi alla degustazione online guidata dal produttore. Come si vede, la creatività italica, anche nel mondo del vino, non ha limiti e cerca di mantenere con i propri clienti, in un momento commerciale difficile come questo, quel rapporto esperienziale fondamentale per promuovere un prodotto di qualità e diffonderne la cultura materiale alla base del nostro terroir.