Si chiude il “Vinitaly della Riviera”. Migliaia di visitatori e di bottiglie vendute
Cinquantamila (uno più, uno meno) visitatori in sei giorni di Sagralea 2018. La grande rassegna nata 51 anni fa nel nome del Pigato e oggi diventata una grande vetrina per i vini Doc della Riviera, e da qualche anno anche dell’olio ligure, chiude una edizione strana, con il cuore vicino a quel che stava avvenendo a Genova. La cooperativa Macchia Verde, che organizza con il volontariato la rassegna, ha ogni sera ricordato, spegnendo la musica o facendo suonare il Silenzio, il dramma di Genova. Flavio Maurizio, presidente della cooperativa, tra gli ideatori della rassegna, nata quasi per gioco nel 1967 e oggi diventata una sorta di Vinitaly della Riviera, non nasconde l’emozione: “Quanto avvenuto a Genova ci ha davvero scosso, ma alla fine c’è stata la voglia di non annullare un appuntamento tanto importante per valorizzare i vini della Liguria. Non dimentichiamo che anche grazie a Sagralea, alla fine degli anni ’80, si è ottenuta la Doc per Pigato e via dicendo. Quella di quest’anno è stata una edizione che, dal punto di vista enologico, ci ha dato grandi soddisfazioni. Gli espositori, sia di vino che di olio, sono stati di altissima qualità. Accanto ad una decina di cantine presenti in prima persona c’è stato l’ampio stand di Vite in Riviera, che ha proposto i vini di tutte e 24 le cantine aderenti. Che il mondo del vino ligure stia attraversando un momento magico è dimostrato dal fatto che diversi produttori hanno dovuto rinunciare ad allestire uno stand perché hanno finito il vino della passata stagione”. Particolarmente apprezzate le bottiglie di Pigato spumante, ormai un pilastro dell’enologia in Riviera. Tra i numeri di Sagralea spicca quello delle bottiglie vendute, circa ventimila tra quelle aperte in sagra e quelle da portare a casa. Non male nemmeno il numero di piatti: oltre 15 mila a sera, contando naturalmente i primi, i secondi e i dolci.
Novità di questa edizione sono stati gli show cooking di quattro chef locali, format ideato da Giuseppe Marchese. Protagonisti Federico Scardina, chef de La Prua di Alassio, Andrea Milazzo, chef del Toscana, sempre ad Alassio, Giorgia Venturini del Boschetto di Villanova d’Albenga e Gabriella Caratti, agrichef (una delle prime in Liguria) dell’agricamping lo Zafferano di Albenga. Ogni sera si sono alternati ai fornelli presentando ricette ideate seguendo le indicazioni degli organizzatori: mare, terra e vini della Riviera. Ha vinto Federico Scardina con lanzardo (uno sgombro) con emulsione di pomodoro cuore di bue e Pigato, con pesto. Bravi comunque tutti e quattro gli chef, che non hanno certo sfigurato rispetto ai grandi chef degli anni scorsi. La dimostrazione? Il grande interesse del pubblico che, nonostante le sirene di stand, ballo e musica, ha assistito in maniera massiccia agli spettacoli di cucina.